L’Italia è promossa dall’Ue per l’eccellente qualità dei siti balneari , ma è rimandata per quelli inquinati e di bassa qualità: siamo i peggiori con 89 spiagge Il nostro Paese è tra i migliori in Europa per i posti dove poter fare il bagno, nona in classifica, ma con il 95,2 % di acque baneabili definite eccellenti e buone, ben sopra la media Ue dell’85% Lo stabiliscono le analisi del Rapporto Ue sulle acque balneari 2018 , redatto dalla Commissione europea e dell’Agenzia Ue per l’ambiente (Eea), e consultabile prossimamente anche sul sito del ministero della Salute
Chi è già in vacanza in località di mare e lago o sta organizzando i propri programmi per l’Estate nel Belpaese può stare dunque tranquillo Anche se il report indica una pecca da non sottovalutare: l’Italia è infatti la peggiore in tutta Europa per numero di siti balneari inquinati e di bassa qualità Sono 89 , in aumento di dieci rispetto a un anno fa, e molto di più rispetto a Spagna e Francia, rispettivamente con 50 e 54
In generale il nostro Paese possiede il numero maggiore di acque di balneazione, circa un quarto del totale di quelle europee (22131): sono 5539 totali, di cui 4871 marine e 668 interne Seguono la Francia con 3351, la Germania con 2289, in buona parte laghi e bacini interni, la Spagna con 2228 e la Grecia con 1598
In questa speciale classifica l’Italia della Spagna (87%), Francia (78,8%) e Svezia (72,7%) Ma rimaniamo dietro, oltre che a Paesi simili al nostro come Cipro, capolista con il 99,1% di acque eccellenti, Malta (98
9%), e Grecia (97%), anche a Stati che tradizionalmente non sono ricordati per le loro spiagge e devono le loro risorse balneari soprattutto ai laghi, come l’Austria a quota 97.
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