Il Governo presieduto Mario Draghi ha dato l’ok al decreto che stabilisce l’obbligatorietà del green pass, ovvero il certificato verde scaricabile in vari modi, nel quale viene attestata l’avvenuta vaccinazione anti Covid 19.
Il provvedimento entrerà in vigore da venerdì 6 agosto.
Le misure sono state ufficializzate in conferenza stampa dal premier Mario Draghi, che invita ancora una volta gli indecisi a vaccinarsi e aggiunge: “Il green pass non è un arbitrio ma la condizione per non chiudere le attività produttive.
È una misura che dà serenità, non che toglie serenità”.La certificazione verde sarà obbligatoria per le consumazioni al tavolo al chiuso in ristoranti e bar (anche solo con una dose di vaccino fino al richiamo), dove non sarà invece necessario per il servizio al bancone.
Per chi viola le regole c’è una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
Per quanto riguarda cinema e teatri, l’obbligo di green pass comporta l’aumento del numero di spettatori. In zona gialla si entrerà con green pass, mascherina e distanziamento, ma gli spettatori potranno salire all’aperto dagli attuali 1000 a un massimo di 2500 e al chiuso da 500 a 1000.
Mentre in zona bianca, dove ora sono fissati limiti di capienza, viene fissato un tetto all’aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone.
Green pass obbligatorio anche per accedere a musei, luoghi della cultura e mostre, oltre che nelle piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive (solo al chiuso).
Obbligo di green pass anche per eventi e competizioni sportive. In zona bianca la capienza consentita non può essere superiore 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25% e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2500 per gli impianti all’aperto e a 1000 per gli impianti al chiuso.
Stesso discorso per centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò e concorsi pubblici.
Esclusi dall’obbligo di green pass i centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione. Restano chiuse le discoteche (che avranno 20 milioni di euro di rimborsi).
Per ora, il trasporto pubblico non sarà oggetto del decreto legge: la decisione sull’obbligatorietà del green pass su bus e metropolitane potrebbe arrivare con un provvedimento successivo dove saranno definite anche le norme sulla scuola.