Guida Naturalistica o Ambientale Escursionistica

E’ Guida Naturalistico o Ambientale Escursionistica chi esercita professionalmente l’attività di conduzione in sicurezza, assicurando la necessaria assistenza tecnica, di persone singole o gruppi in visita a tutto il territorio, nelle visite a parchi, riserve naturali, zone di pregio o tutela ambientale o siti di interesse ambientale così come individuate dalla legislazione vigente, fornendo notizie ed informazioni di interesse naturalistico, paesaggistico ed ambientale, antropici e culturali, senza limiti altitudinali,e senza l’uso di mezzi per la progressione; in relazione ai mezzi con cui viene esercitata l’attività nell’ambito della professione di Guida Naturalistico-ambientale, le normative regionali individuano la specifica figura professionale di chi esercita l’attività a cavallo o con altro animale o mezzo.

L’attività della guidaL’attività è svolta in genere come collaboratore di agenzie turistiche, associazioni o enti pubblici che gestiscono parchi e riserve naturali.

Le sue attività possono comprendere in aree protette e non: progettare itinerari; organizzare i percorsi di visita; divulgare e realizzare di programmi di educazione ambientale; accompagnare con un ruolo didattico; guidare il gruppo dei turisti fermandosi in corrispondenza dei punti più interessanti; illustrare le caratteristiche geologiche, faunistiche e botaniche dell’area; realizzare progetti di comunicazione, divulgazione e fruibilità per le stesse aree protetteL’attività della guida naturalistica è solitamente stagionale.

L’accesso alla professione non è uniforme ed è una professione amministrativamente disciplinata, soggetta ad abilitazione.

Come sancito da una serie di leggi, spetta alle singole regioni legiferare in tema di professioni turistiche, sia pure nel rispetto di quanto previsto dalle direttive europee in tema di libera circolazione ed equivalenza di titoli e professioni.

E’ proprio la mancanza di un riferimento legislativo nazionale univoco che ha spesso creato confusione e disparità nelle denominazioni e nelle competenze stesse delle Guide Ambientali Escursionistiche, incluso le modalità di accesso alla professione, con delle gravi incongruenze tra regione e regione che finiscono spesso per limitare il campo di azione e l’operatività della Guida Ambientale EscursionisticaAlcune regioni (ad esempio Piemonte, Friuli, Umbria, Liguria, Valle d’Aosta) si sono dotate di leggi e hanno stabilito requisiti e modalità per conseguire l’abilitazione professionale (di norma è la Regione ad occuparsi della formazione, mentre l’abilitazione è rilasciata dalla Provincia). 

La tenuta degli albi o degli elenchi è affidata alle stesse Regioni o alle Province, così come la vigilanza ed il controllo, quando non delegati ai comuni.ù

Laddove è prevista, quindi, è indispensabile frequentare un apposito corso di formazione post diploma e conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione superando l’esame finale. 

In molti casi le regioni affidano la gestione dei corsi ad enti di formazione riconosciuti oppure alle Province, agli Enti Parco o alle Comunità Montane.

L’accesso ai corsi di solito è preceduto da un test attitudinale di ammissione. 

Per accedere ai corsi di formazione di solito sono richiesti solo il diploma di scuola media inferiore, la maggiore età e l’idoneità psicofisica.

Sono inoltre necessarie capacità di organizzazione e pianificazione, la conoscenza di una o più lingue straniere, una conoscenza approfondita delle zone visitate da un punto di vista geologico, faunistico, botanico, ottima memoria, capacita di espressione verbale, cortesia.

E’ importante anche possedere una buona capacità comunicativa per svolgere al meglio il ruolo didattico che questa figura spesso richiede; per questo motivo alla guida naturalistica è richiesto possedere un livello di istruzione medio-alto.

 

 

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