Le prime bomboniere fanno la loro comparsa alla fine del XVI secolo, quando i nobili avevano l’abitudine di scambiarsi in dono oggetti di grande valore, che contenevano piccoli bonbon di zucchero: da questa usanza deriva il nome; a partire dall’800 se ne diffonde l’uso anche presso le classi meno agiate.
Oggi rappresenta una sorta di piccolo ricordino di una cerimonia condivisa, ringraziamento agli invitati per i doni ricevuti e per la loro stessa presenza.
Può consistere in oggetti di vario genere e natura, funzionali o semplicemente “inutili” ma d’effetto, comunque con presenza di confetti.
Un’idea che vogliamo darvi é di valutare l’ipotesi di confezionarle da voi, con inventiva e intelligenza artigianale, nel piacere di vivere fino in fondo lattesa giociosa della festa, momenti di tempo prezioso che ne dilatano la percezione e l’emozione.
Per i sacchetti porta confetti esistono svariati tessuti, dal classico toulle alla seta, dalla rete al velluto, impreziositi da lavorazioni speciali o da inserti ricamati: solitamente sono fermati da un nastro colorato e decorati da un mazzolino di fiori secchi o fiori di seta; all’interno saranno contenuti i confetti, in numero rigorosamente dispari, tre o cinque, ed un bigliettino con il nome della sposa e dello sposo e la data delle nozze.
Potete differenziarle, cercando di incontrare il gusto di chi le riceverà, e riservarne di particolari e piu importanti per i testimoni.
Quale che sia l’orientamento degli sposi, è importante che bomboniere e sacchetti siano confezionati nello stesso modo e con le stesse tonalita, per creare un piacevole effetto di eleganza ed uniformità.